Gaya Gelato partecipa a Host

Gaya Gelato partecipa a Host

Gaya Gelato partecipa ad HOST, evento globale per tutto il mondo dell’Ho.re.ca e del Food Service che si tiene dal 13 al 17 ottobre presso Rho Fiera a Milano. Siamo insieme al nostro partner Principessa presso il PAD 10P – Stand C90/D89 per presentare una serie di eventi dedicati al gelato sostenibile e di alta qualità in compagni di alcuni interpreti del settore.

Felipe Zuniga (Responsabile Processo Logistico e Produttivo in Gaya, responsabile tecnico Principessa, Socio di Tempi di Recupero)

Tutti i giorni – 11:00 – 16:00 
Felipe si è avvicinato casualmente al mondo del gelato ne è rimasto ammaliato, tanto da diventare la sua ragione di vita. Il suo è un mix vincente di influenze, culture e scuole di pensiero radicate nella tradizione italiana del gelato artigianale e gastronomia internazionale. Con la convinzione che ci sia sempre da imparare, negli ultimi anni si è dedicato a perfezionare le sue tecniche lavorando affianco di chef stellati, bartender e pasticceri internazionali studiando a fondo le materie prime per cogliere al massimo le loro potenzialità.

Katarina Nikolic (Radost)

13-14-15-16 ottobre – 12:00
Dal palcoscenico del teatro d’opera alla produzione del gelato artigianale a Sofia, in un neonato progetto che vede come protagonisti l’azienda bulgara Harmonica Organic Foods e l’italiana Gaya Gelato Lab.
Katarina, di origini yugoslave, italiana di adozione, ha sempre vissuto questa dualità: arte del palcoscenico e arte del cibo genuino. Il gelato resta la sua grande “missione”, il suo desiderio di creare un prodotto genuino legato alla cultura. Questo sogno si è concretizzato grazie all’incontro con due persone eccezionali, Stefano Grandi, creatore della macchina mantecatrice Principessa , e Felipe Zuniga suo trainer, che letteralmente la trascinano in questo mondo innovativo e sostenibile, dove ha capito che il gelato si può produrre curando non solo gli ingredienti, ma anche in maniera responsabile, ossia senza spreco d’acqua e con bassi consumi energetici.

Carlo Catani (Communication Manager and Sustainability Expert di Gaya Gelato, Presidente APS Tempi di Recupero)

16 ottobre – 15:00
Il cambiamento è ora?
Abbiamo ancora il tempo per recuperare? E come possiamo fare?
Interrogativi costanti per chi ha una coscienza e si batte per il cambiamento, come l’associazione Tempi di Recupero che Catani ha fondato per promuovere la consapevolezza e la sostenibilità in ambito enogastronomico e non. Tempi di Recupero promuove una visione consapevole del mondo contribuendo con le proprie iniziative al raggiungimento dell’obiettivo socio-economico del cibo buono e sostenibile. Valorizza la cultura del recupero gastronomico a partire da materie prime, prodotti e produzioni artigianali attraverso un network di professionisti – tra cui molto gelatieri -, artigiani e imprenditori attenti agli stessi valori.

Manlio Larotonda (Cacao Disidente, Socio di Tempi di Recupero)

14 ottobre – 15:00
Il cambiamento climatico sta modificando profondamente la vita sulla Terra e l’impatto si fa sentire prima del previsto. L’aumento della temperatura e lo stress idrico aumentano la vulnerabilità di alcuni settori, tra cui l’agricoltura e, più specificamente, la produzione di cibo. Il cacao è una coltura importante nell’economia di molti paesi, poiché mantiene un importante sistema agroindustriale a beneficio dei piccoli produttori e la loro produzione è andata aumentando a poco a poco. Si registra una tendenza di consumo a “contenuto etico”. Al tempo stesso, la salvaguardia delle produzioni tradizionali è ormai un’esigenza generale per tutelare l’identità delle comunità locali, ma anche per rilanciare l’economia di settori e aree marginali penalizzati dai processi di globalizzazione dei mercati e di omologazione delle produzioni.

 

 

 

 

 

Gelato vs Ice-Cream

Gelato vs Ice-Cream

Il gelato piace a tutti, questo è fuor di dubbio. Sarà la cremosità, la temperatura, la dolcezza mai (o quasi) eccessiva, e forse la sensazione avvolgente, a renderlo irresistibile. Il gelato artigianale, quello che in tutto il mondo è definito solo come gelato, deve essere preparato da ciascun gelatiere con le proprie competenze e ricette originali.  Spesso le ricette fondamentali sono le stesse, ma ciascuno variando anche di pochissimo le quantità di ingredienti, oltre la loro qualità, può definire la personalità di un gusto. Le varianti sono infinite, come gli ingredienti utilizzabili, che passano dal tradizionale latte, zucchero e panna, (e talvolta uova) delle creme, che già da soli possono regalare gelati completamente diversi, passando da una varietà di ingredienti più o meno tradizionali, come nocciole, pistacchi, cacao, frutta di ogni tipo per arrivare alle proposte originali come zucca, parmigiano, o grano arso.

Se invece parliamo di ice-cream, facciamo riferimento a quello che in Italia negli anni ’70 era definito come gelato industriale. Parliamo di anni ’70 perché oggi il confine è assai labile. Al di là dei gelati apertamente industriali, che hanno senz’altro alzato la loro qualità media, e devono soddisfare il grande pubblico ed essere economicamente accessibili, e naturalmente avere una sapore sempre uguale a se stesso, e dare garanzia di grande durabilità tattile, sia nelle porzioni singole che nelle vaschette. Poi c’è il limbo dei gelati che sono di fatto industriali, li troviamo sempre nella grande distribuzione ma che ammiccano ad una presunta artigianalità che la metodologia di preparazione a grande scala non può soddisfare. Infine troviamo i gelati, che si professano artigianali ma in cui i preparati sono gli unici ingredienti.

Come capire le differenze? Un supposto legislativo non esiste, per cui sta alla coerenza personale del gelatiere o del produttore dichiarare il vero, e ovviamente al nostro palato capire e distinguere un vero gelato artigianale da uno più o meno elaborato.  

L’unica soluzione quindi è esercitare il nostro palato, degustando gelati artigianali. Siamo certi che in breve nessuno avrà più dubbi!