E’ arrivato Gayagelatolab@Berawa!

E’ arrivato Gayagelatolab@Berawa!

Abbiamo da poco aperto le porte del nostro nuovo punto vendita sulla splendida isola di Bali!

Gayagelatolab@Berawa vi da il benvenuto!

Venite a scoprire il nostro autentico gelato realizzato con i migliori ingredienti sostenibili che supportano i produttori locali. Un gelato dal gusto naturale da gustare presso la nostra gelateria! Gayagelatolab@Berawa è l’ultimo arrivato a Bali e si trova vicinissimo alla splendido lungomare di Denpasar. La location perfetta per gustare un gelato made in Italy passeggiando lungo una magnifica spiaggia!

Un gelato da sogno

Ci trovate presso:
Jl. Pantai Berawa, Tibubeneng, Kec. Kuta Utara, Kabupaten Badung, Bali 80361

Contatti:
+62 (0) 819 97972557
gayagelatoberawa@gmail.com

Gaya Gelato partecipa a Host

Gaya Gelato partecipa a Host

Gaya Gelato partecipa ad HOST, evento globale per tutto il mondo dell’Ho.re.ca e del Food Service che si tiene dal 13 al 17 ottobre presso Rho Fiera a Milano. Siamo insieme al nostro partner Principessa presso il PAD 10P – Stand C90/D89 per presentare una serie di eventi dedicati al gelato sostenibile e di alta qualità in compagni di alcuni interpreti del settore.

Felipe Zuniga (Responsabile Processo Logistico e Produttivo in Gaya, responsabile tecnico Principessa, Socio di Tempi di Recupero)

Tutti i giorni – 11:00 – 16:00 
Felipe si è avvicinato casualmente al mondo del gelato ne è rimasto ammaliato, tanto da diventare la sua ragione di vita. Il suo è un mix vincente di influenze, culture e scuole di pensiero radicate nella tradizione italiana del gelato artigianale e gastronomia internazionale. Con la convinzione che ci sia sempre da imparare, negli ultimi anni si è dedicato a perfezionare le sue tecniche lavorando affianco di chef stellati, bartender e pasticceri internazionali studiando a fondo le materie prime per cogliere al massimo le loro potenzialità.

Katarina Nikolic (Radost)

13-14-15-16 ottobre – 12:00
Dal palcoscenico del teatro d’opera alla produzione del gelato artigianale a Sofia, in un neonato progetto che vede come protagonisti l’azienda bulgara Harmonica Organic Foods e l’italiana Gaya Gelato Lab.
Katarina, di origini yugoslave, italiana di adozione, ha sempre vissuto questa dualità: arte del palcoscenico e arte del cibo genuino. Il gelato resta la sua grande “missione”, il suo desiderio di creare un prodotto genuino legato alla cultura. Questo sogno si è concretizzato grazie all’incontro con due persone eccezionali, Stefano Grandi, creatore della macchina mantecatrice Principessa , e Felipe Zuniga suo trainer, che letteralmente la trascinano in questo mondo innovativo e sostenibile, dove ha capito che il gelato si può produrre curando non solo gli ingredienti, ma anche in maniera responsabile, ossia senza spreco d’acqua e con bassi consumi energetici.

Carlo Catani (Communication Manager and Sustainability Expert di Gaya Gelato, Presidente APS Tempi di Recupero)

16 ottobre – 15:00
Il cambiamento è ora?
Abbiamo ancora il tempo per recuperare? E come possiamo fare?
Interrogativi costanti per chi ha una coscienza e si batte per il cambiamento, come l’associazione Tempi di Recupero che Catani ha fondato per promuovere la consapevolezza e la sostenibilità in ambito enogastronomico e non. Tempi di Recupero promuove una visione consapevole del mondo contribuendo con le proprie iniziative al raggiungimento dell’obiettivo socio-economico del cibo buono e sostenibile. Valorizza la cultura del recupero gastronomico a partire da materie prime, prodotti e produzioni artigianali attraverso un network di professionisti – tra cui molto gelatieri -, artigiani e imprenditori attenti agli stessi valori.

Manlio Larotonda (Cacao Disidente, Socio di Tempi di Recupero)

14 ottobre – 15:00
Il cambiamento climatico sta modificando profondamente la vita sulla Terra e l’impatto si fa sentire prima del previsto. L’aumento della temperatura e lo stress idrico aumentano la vulnerabilità di alcuni settori, tra cui l’agricoltura e, più specificamente, la produzione di cibo. Il cacao è una coltura importante nell’economia di molti paesi, poiché mantiene un importante sistema agroindustriale a beneficio dei piccoli produttori e la loro produzione è andata aumentando a poco a poco. Si registra una tendenza di consumo a “contenuto etico”. Al tempo stesso, la salvaguardia delle produzioni tradizionali è ormai un’esigenza generale per tutelare l’identità delle comunità locali, ma anche per rilanciare l’economia di settori e aree marginali penalizzati dai processi di globalizzazione dei mercati e di omologazione delle produzioni.

 

 

 

 

 

Gelato vs Ice-Cream

Gelato vs Ice-Cream

Il gelato piace a tutti, questo è fuor di dubbio. Sarà la cremosità, la temperatura, la dolcezza mai (o quasi) eccessiva, e forse la sensazione avvolgente, a renderlo irresistibile. Il gelato artigianale, quello che in tutto il mondo è definito solo come gelato, deve essere preparato da ciascun gelatiere con le proprie competenze e ricette originali.  Spesso le ricette fondamentali sono le stesse, ma ciascuno variando anche di pochissimo le quantità di ingredienti, oltre la loro qualità, può definire la personalità di un gusto. Le varianti sono infinite, come gli ingredienti utilizzabili, che passano dal tradizionale latte, zucchero e panna, (e talvolta uova) delle creme, che già da soli possono regalare gelati completamente diversi, passando da una varietà di ingredienti più o meno tradizionali, come nocciole, pistacchi, cacao, frutta di ogni tipo per arrivare alle proposte originali come zucca, parmigiano, o grano arso.

Se invece parliamo di ice-cream, facciamo riferimento a quello che in Italia negli anni ’70 era definito come gelato industriale. Parliamo di anni ’70 perché oggi il confine è assai labile. Al di là dei gelati apertamente industriali, che hanno senz’altro alzato la loro qualità media, e devono soddisfare il grande pubblico ed essere economicamente accessibili, e naturalmente avere una sapore sempre uguale a se stesso, e dare garanzia di grande durabilità tattile, sia nelle porzioni singole che nelle vaschette. Poi c’è il limbo dei gelati che sono di fatto industriali, li troviamo sempre nella grande distribuzione ma che ammiccano ad una presunta artigianalità che la metodologia di preparazione a grande scala non può soddisfare. Infine troviamo i gelati, che si professano artigianali ma in cui i preparati sono gli unici ingredienti.

Come capire le differenze? Un supposto legislativo non esiste, per cui sta alla coerenza personale del gelatiere o del produttore dichiarare il vero, e ovviamente al nostro palato capire e distinguere un vero gelato artigianale da uno più o meno elaborato.  

L’unica soluzione quindi è esercitare il nostro palato, degustando gelati artigianali. Siamo certi che in breve nessuno avrà più dubbi!

Sostenibilità e clima

Sostenibilità e clima

Al clima, alla natura o alla Terra non importa nulla di noi, gli importa solo la sua specifica esistenza. Tutte le evoluzioni sono finalizzate alla creazione di un equilibrio che ad oggi è decisamente disarmonico. La causa principale è l’uomo, che con la sua stessa esistenza modifica costantemente la stabilità del pianeta. O almeno è così a partire dalla gestione volontaria del fuoco.

Fuor di dubbio che a noi, in quanto esseri senzienti, dovremmo agevolare l’equilibrio del pianeta. Non tanto, o non solo, per il pianeta in sé, ma egoisticamente per la sopravvivenza della nostra specie.
A quanto pare, ad oggi tutto ciò è difficile e talvolta sembra impossibile. Per contro, ognuno di noi, con azioni più o meno piccole può dare un contributo al miglioramento della sostenibilità del pianeta.
Ogni singolo, e a maggior ragioni grandi aziende, possono, con le proprie scelte, contribuire ad un ritrovato miglioramento e, come sappiamo, l’unione fa la forza.

La sostenibilità è parte integrante della filosofia di Gaya. Le parole chiave, che ci ripetiamo continuamente sono earth, heart, art, dove l’amore e la passione passano proprio dalla tutela e dall’attenzione verso il prossimo e verso la natura. Ci piace pensare di dare un contributo, anche se piccolo, all’equilibrio del pianeta.
Facciamo piccoli passi che vanno dalla ricerca di prodotti locali, per ciascun luogo di Gaya, e per quelli che vengono da lontano e di cui non possiamo fare a meno, facciamo attenzione non solo alla produzione ma anche alle distanze e al viaggio che devono affrontare.

Ogni luogo è storia a sé. Cacao e caffè crescono rigogliosi in Indonesia mentre in Europa dobbiamo farli arrivare da lontano, perché fanno parte del nostro quotidiano, soprattutto in gelateria, e sono ingredienti irrinunciabili. Al contrario pistacchi e mandorle non sono a loro agio nelle zone tropicali ma fanno parte della identità italiana del gelato artigianale.
Il clima specifico è fattore determinante. È ovvio che se oggi provo a coltivare datteri sulle dolomiti, il risultato sarà scarso o nullo. Naturalmente le varietà autoctone danno i risultati migliori, per selezione naturale. Ma ciò è vero fino ad un certo punto. Il clima si sta modificando velocemente ed alcune colture cominciano a non essere più adatte ad essere coltivate nel luogo di origine. Pensiamo ad alcuni frutti esotici, come l’avocado, che oggi possono crescere rigogliosi nel Sud della penisola Iberica ma anche nel sud Italia. Si tratta di un adattamento inevitabile. Guardarci intorno ci aiuta a capire quale possa essere la strada migliore da perseguire, senza avere paura dei cambiamenti che anzi devono essere benvenuti come evoluzione necessaria.

Coltura estensiva e coltura intensiva, facciamo chiarezza

Coltura estensiva e coltura intensiva, facciamo chiarezza

La coltura estensiva, lo dice la definizione, fa riferimento a grandi latifondi, in cui si utilizzano il numero minore possibile di risorse, umane, tecniche e chimiche, perché il ritorno economico lo si ha per l’estensione stessa del terreno coltivato. Questo a livello globale. E qui rischiamo un po’ di confusione, perché comunemente con il termine “agricoltura estensiva” la maggior parte di noi pensa ad una coltura che preserva e si prende cura puntualmente del territorio, quindi riferito a piccoli produttori appassionati che tutelano il proprio territorio e i propri prodotti.

La coltura intensiva è l’esatto opposto di entrambe le versioni, ovvero il massimo sfruttamento possibile del territorio e delle sue potenzialità ottenuto ad ogni costo grazie dall’uso di prodotti chimici e fertilizzanti nelle massime dosi possibili e talvolta purtroppo oltre. Il risultato è una terra arida e prodotti omologati.

I frutti e i prodotti migliori sono la congiunzione di tanti fattori produttivi. La qualità specifica della terra in cui crescono, del microclima, l’inquinamento e gli agenti chimici, le varietà che possono essere locali o lontane dal luogo di origine, sono tutti fattori che concorrono alla formazione e allo sviluppo delle materie prime.

Una terra sana e fertile esiste se si rispettano i tempi di riposo, se si fanno ruotare le colture, in modo che alla terra stessa si possa garantire un giusto apporto di elementi nutritivi, come sappiamo alcune piante sono avide di alcuni minerali e ne rilasciano altri, variare significa mantenere un equilibrio, che si traduce in profumi e sapori per i frutti coltivati.

Per i gelati e i prodotti che proponiamo cerchiamo sempre produzioni di alta qualità, che tengano contro della biodiversità e della specificità dei territori, delle colture e delle culture locali.
Cerchiamo i prodotti localmente e per quelli lontani di cui non possiamo fare a meno facciamo attenzione non solo alla produzione ma anche alle distanze e al viaggio che devono affrontare.